Italia: nona tra gli esportatori negli USA

L’Italia in modo costante dal 2010, sta incrementando e migliorando il proprio export verso gli Stati Uniti d’America.

L’export italiano verso gli Stati Uniti, nel primo semestre del 2017, ha registrato una crescita esponenziale. Il merito è da attribuirsi prevalentemente alle performance della chimica-farmaceutica, della pelletteria e soprattutto della meccanica, che infatti a seguito di un inversione di marcia positiva ha trainato, e continua tuttora a farlo, le statistiche verso l’alto. Osservando la crescita totale che il settore della produzione dei macchinari ha realizzato nell’arco temporale che va dal 2010 al 2017, si evidenzia un incremento superiore al 60% che nell’anno in corso ha significato un aumento delle vendite di quasi tre miliardi. Ancora più determinante però è stato il settore delle auto, che ha assistito a un potenziamento del flusso di automobili italiane vendute negli USA. Dal 2010 alla fine del 2016 il valore economico dell’export di veicoli e componenti italiani è quadruplicato; il 2017 non è da meno, infatti nei primi sei mesi dell’anno in corso c’è stata una crescita pari al 21,5%.
Le dinamiche sopra descritte non sono dovute a episodi sporadici, ma sono frutto di una crescita progressiva e costante che l’export italiano ha coltivato dal 2010; General Cessioni  ne riporta di seguito l’evoluzione.
Nel 2010 l’Italia era quindicesima tra i fornitori degli Stati Uniti e aveva una quota di mercato sul totale delle importazioni statunitensi pari all’1,5%. Davanti nella classifica, aveva paesi come India, Taiuan, Venezuela e Francia; il valore dell’export di quest’ultima era di 38,6 miliardi di dollari ed era di 10 miliardi superiore a quello Italiano.
Da allora la risalita delle esportazioni italiane è stata costante, sia in valore assoluto che in termini relativi, al punto che l’Italia è riuscita a scalare sei posizioni della classifica dei fornitori USA ed è arrivata a posizionarsi nona . Oggi il valore di mercato ha raggiunto il 2,1% e ha finalmente sorpassato la Francia: il primo semestre del 2017 si è concluso con 23,7 miliardi di dollari di export del Made in Italy, contro i 23 miliardi di Parigi.
Se il trend dei primi sei mesi  dell’anno in corso si protraesse fino a dicembre, secondo le previsioni, si potrebbe arrivare a incrementare di 20 miliardi il valore totalizzato nel 2010, superando addirittura i 48 miliardi di dollari.

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