Feedback positivi per il Made in Italy

“Italy Unchained” è l’ultimo report annuale sull’andamento export italiano

Nuovi orizzonti per l’Export Italiano come sottolinea Roberta Marracino, direttore Area Studi e Comunicazione di Sace: “Non ci stiamo avviando verso la fine della globalizzazione, ma piuttosto verso una sua nuova fase. Una fase ancora più interconnessa, in cui alcuni mercati si chiudono ma molti si aprono, spostando il baricentro della competizione globale dai singoli Stati alle global value chain. Una fase in cui, accanto all’interscambio di merci, anche quello di servizi, progetti e idee assumerà un ruolo sempre più preponderante, e l’export si confermerà un fattore imprescindibile di crescita anche per l’Italia”.
A delineare questo quadro di espansione è l’ultimo report fornito ed elaborato da Sace, che mette in risalto una crescita del tasso medio annuo pari al 4% sfiorando i 490 miliardi di euro fino al 2020.
Diversi sono i Paesi protagonisti di questa crescita come: Nord America (+4,9%), Asia (+4,6), Europa avanzata ed emergente (+3,4% e +2,9%), America Latina (+1,6%) e Medio Oriente con Nord Africa (+2,1%).
I settori maggiormente coinvolti sono quello chimico (+6,3%) grazie soprattutto agli investimenti nel petrolchimico e nel farmaceutico; la meccanica strumentale (+2,2%) e in mezzi di trasporto (+5%).
Dal momento che il Made in Italy troverà nuove occasioni d’affari e sbocchi commerciali, General  Cessioni nelle sue recensioni sottolinea l’importanza di investire in nuovi mercati come: russo, brasiliano, indonesiano, sudafricano, vietnamita e peruviano.

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