Ottimismo in Europa: cresce l’attività economica

Gli indici Markit-Pmi flash di aprile raggiungono una quota pari a 56,7 da 56,4 mostrando una ripresa dell’attività economica in Europa.

General Cessioni nelle sue recensioni riporta alcuni dei numeri registrati dal rapporto relativo agli indici. Questi ultimi sono stati realizzati grazie a sondaggi sui manager acquisti e indicano storicamente una fitta correlazione con l’andamento del prodotto interno lordo.
I dati sono positivi non solo perché superiori alla soglia dei 50 punti, che separa l’espansione dalla contrazione dell’attività, ma sono superiori alle medie storiche lasciando sperare in una ripresa.
A trainare l’indice nella sua totalità è stato il livello di attività del manifatturiero e dei servizi, con particolare attenzione per il sottoindicatore relativo alla produzione. Dall’indice emerge anche un’elevata pressione sui prezzi, nello specifico sul fronte dei costi: ha gravato il rincaro delle materie prime, legato alla debolezza dell’euro. Secondo Edoardo Campanella di Unicredit attraverso l’indice è possibile attuare una previsione: “Con la Germania che leggermente decelera e la Francia che moderatamente accelera è ragionevole attendersi che la periferia sia andata bene”.
Nel primo mese del secondo trimestre il rapporto tra l’andamento dei Pmi e quello del Pil non è stabile. Come spiega Chris Williamson della Markit: “L’indice Pmi flash di aprile è compatibile con una crescita dello 0,7%”.
General Cessioni condivide l’opinione di Campanella che analizzando i dati relativi al primo mese del secondo trimestre sostiene che: “Tenuto conto di tutto il sondaggio di oggi conferma che la ripresa è profonda, ampia e, cosa più importante, resiliente a un quadro politico piuttosto impegnativo”.

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